Scrivere una rivista di storia locale on-line: ma perchè c'è davvero bisogno di un'altra rivista di storia?

Gli straordinari progressi compiuti negli ultimi anni dalla storia locale vengono da lontano, ma non sono esenti da limiti.

Una nuova generazione di ricercatori, in molti comuni, ha sostituito le figure tradizionali degli appassionati di memorie locali. La bibliografia sulla storia della Martesana, che fino a pochi anni fa consisteva in un numero molto circoscritto di opere scritte da autori in gran parte defunti, oggi cresce continuamente in quantità e qualità, proponendoci nuovi studi  caratterizzati da una metodologia rigorosa e sostenuti dalla comune convinzione che scrivere storia locale significhi definire una riduzione di scala, non certo occuparsi di una storia minore.

Questa nuova stagione, anche se ci ha già regalato opere molto importanti, da sola non basta.

La velocità del cambiamento è talmente straordinaria da consegnarci un mondo profondamente diverso da quello del recente passato, e tutti i comuni della Martesana  conoscono rapidissime e continue trasformazioni che modificano in profondità la realtà complessiva e l'identità stessa delle nostre comunità locali.

Occorre evitare che la società della dimenticanza prevalga, che la riflessione e la ricerca storica vengano messe in un angolo, che ogni singolo ricercatore resti confinato nell’ambito geograficamente delimitato del proprio lavoro. Al contrario, bisogna cercare di guardare lontano per estendere la riflessione e la discussione ad una porzione più vasta e significativa del nostro territorio. C’è bisogno di crescenti aperture, di progetti generosi, di strumenti nuovi di confronto e di comunicazione.

Fare storia locale vuol dire cercare di comprendere le ragioni di tutte le nostre specificità, differenze, diacronie e scarti rispetto alla realtà geografica più grande. Non ci interessa scrivere che “anche qui è successo…” perchè è molto più interessante comprendere che  “questa cosa, da noi assume forme diverse, perchè….”. Ci interessa, in altre parole, essere parte attiva di un percorso partecipato di riflessione sui modi, sui tempi e sulle forme di un cambiamento che riguarda tutti gli aspetti della vita materiale (economia, società, ambiente) ma anche tutto il vissuto dei soggetti coinvolti, come e quanto il cambiamento viene subito, accettato e compreso, come e quanto incidono le sue velocità e novità rispetto alle continuità precedenti, rispetto alle identità individuali e comunitarie, rispetto alla memoria collettiva e alla memoria storica e, infine, rispetto alle speranze e ai progetti circa il futuro.

Questa rivista si propone perciò come uno degli strumenti possibili di studio e di comunicazione, come uno dei modi possibili di condurre questa riflessione, che crediamo utile e necessaria, uscendo dall’ambito più ristretto delle conferenze e dei convegni. Si rivolge, perciò, a tutti i soggetti delle comunità locali prima ancora che agli appassionati di storia, a insegnanti, studenti, gruppi e singoli ricercatori.